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Noi la vediamo così


Gastronomitaly, quello che c’è dietro la bontà

Piacere, sono la terra. Sì proprio così, sono la terra e mi trovo in Italia. Un Paese bellissimo, checché se ne dica. Io sono fiera di trovarmi in Italia. Sentite il buon odore che emano, un odore vero e puro. Per vivere, come dire, per sentirmi realizzata produco tanti buoni frutti. E ci riesco grazie al lavoro, alla passione, alla dedizione, potrei dire semplicemente all’amore, di chi mi cura. Agricoltori che ogni giorno mi fanno sentire amata: io ricambio producendo solo il meglio. Del resto ognuno ha bisogno di essere  coccolato per dare il meglio.

Piacere, io invece sono il vino. Lo capite dal colore inconfondibile e, per chi è più bravo riesce a comprenderlo anche dagli odori. Io e il mio compagno olio adoriamo viaggiare. Non si direbbe, ma il nostro obiettivo è di diventare poliglotti. Una volta diventati grandi, non attendiamo altro che andare via. Certo, siamo legati al luogo in cui nasciamo perché ci sentiamo curati e coccolati. Ed è in quei posti che la nostra identità diventa forte.

Ma, sapete com’è, preferiamo andare fuori per farci apprezzare, da buoni italiani. Non siamo i “cervelli in fuga”: siamo quello che normalmente viene definito il Made in Italy, il meglio che sa tirare fuori questo Paese ed è un bene che superi i confini. Abbiamo scoperto, io e il mio amico olio, che come noi, nella famiglia delle eccellenze italiane, ci sono tanti altri componenti della famiglia. Pomodori, pasta, grano. E tanto altro ancora da scoprire. La lista è molto più lunga di quanto si possa pensare. Solo che a volte non si sanno queste cose.

Il problema è che tante volte nessuno parla di noi. O meglio nessuno sapeva parlare bene di noi. Poi abbiamo incontrato Gastronomitaly, che non è nata per caso. E anzi la sua missione è proprio di promuovere il meglio della terra. Della terra italiana e non solo.

Abbiamo incrociato la passione di Pablo Keito Canestrini che ha coltivato – sì proprio come si coltiva la terra per produrne uve, oli e frutti – la nostra immagine. Una coltivazione paziente, che ci ha ricordato la stessa amorevolezza e la stessa premura con cui ci hanno trattato gli uomini e donne che ci hanno visto nascere e crescere. Solo che questa volta le carezze arrivavano in forma di parole, di spiegazione alle altre persone. Molte di loro erano stranieri.

Gastronomitaly ci ha portato in giro a fare tour, come se fossimo delle star. Ci ha messo su un piedistallo e ci siamo resi conto che, in fondo, si sta bene sul piedistallo quando è una cosa meritata. Così io, meglio noto come vino, insieme al mio amico olio ci siamo resi conto di essere molto simili a delle star appena ci hanno conosciuto oltre i nostri confini regionali e poi nazionali. Negli Stati Uniti, ma anche in Europa se non addirittura in Italia, non ci conoscevano. Per questo non eravamo abituati a sentirci delle star.

Grazie a Gastronomitaly, abbiamo incontrato anche raffinati Chef, che ci hanno reso felici con perfetti abbinamenti. E grazie a Gastronomitaly abbiamo conosciuto le loro storie, scoperto come nascono i piatti che sono l’orgoglio dell’Italia. Io come vino divento ancora più star se qualcuno spiega agli altri che devo essere abbinato a una particolare pietanza.

E invece noi siamo gli ingredienti. Spezie, ortaggi, Condimenti. Siamo un po’ diversi rispetto a tutti quanti gli altri componenti della Cucina. A noi piace molto il senso della comunità. Se dobbiamo dirla proprio tutta: noi, da soli, riusciamo a fare ben poco. Perciò cerchiamo di unirci, gli unici a riuscirci sono gli Chef. Quelli bravi, che trascorrono ore davanti a un fornello acceso con un bagaglio di storia personale, che è l’altro ingrediente per… saper usarci. Usare noi ingredienti, si intende.

Abbiamo scoperto che non basta il risultato. Bisogna che qualcuno, questo risultato, lo faccia sapere agli altri. Noi siamo semplici ingredienti, non sappiamo molto di tutta questa faccenda, che pare si chiami comunicazione.

Ma abbiamo ascoltato gli Chef che parlavano. E abbiamo scoperto che, come noi incontriamo altri ingredienti per diventare insuperabili nel gusto, loro, i nostri amati Chef, hanno incontrato qualcosa chiamato Gastronomitaly, che ha unito la capacità di preparare, di cucinare pietanze deliziose, alla capacità di dire in giro dell’esistenza di queste prelibatezze.

Noi avevamo bisogno di persone semplici che raccontassero la semplicità che c’è dietro la bontà. Perché, nell’era della tecnologia, noi prodotti della terra italiana abbiamo bisogno di incontrare persone. Di diventare delle star sulle tavole internazionali.